lunedì 9 gennaio 2012

Bonneville african speedway

Scavalcata la dorsale tunisina il percorso che porta a sud e alle porte del deserto passa attraverso alcuni degli scenari più affascinanti dell'Africa del nord: l'area dei laghi salati.
L'atmosfera marziana, l'aria secca ed il rombo delle moto che riecheggia per chilometri e chilometri di maestoso nulla fanno di questa zona una delle tappe fondamentali del nostro viaggio. Tagliare in due il Chott El Jerid riempiendosi gli occhi dei colori che i cristalli di sale proiettano, catturando e riflettendo la luce del sole. Un gioco di immagini che si ripete ogni giorno, dove le barche sembrano piazzate lì a fare bella mostra di sé, compiacere il turista che vuole portare a casa una foto memorabile.
Il lago salato ha una stretta relazione con la velocità e con le nostre moto in particolare. Il più celebre, Bonneville negli Usa ne è il tempio, ma per dimensioni e caratteristiche anche quello tunisino, il Chott El Jerid per l'appunto, potrebbe essere un luogo votato ai record di velocità su terra.


A secco per quasi tutto l'arco dell'anno, questo lago salato è una grande area di 5000 km quadrati, che fa da spartiacque geografico tra le montagne e gli altopiani della Tunisia nord-occidentale ed il Grande Erg Orientale, quell'immenso mare di dune in continuo movimento.
Per attraversarlo è necessaria cautela e una buona dose d'acqua, i riflessi del sole causano allucinazioni visive ed il calore si fa sentire in modo particolare in quest'area.




Una strada leggermente sopraelevata lo solca in diagonale regalando al viaggiatore la possibilità di incursioni a perdita d'occhio sul suo manto arido e liscio. E' da qui che Luke Skywalker contempla le dune del deserto nel primo episodio di Guerre Stellari.
L'orizzonte diventa sfocato, ondeggia come se fosse vivo, mentre le ruote puntano verso sud.


Gianni

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