venerdì 28 ottobre 2011

Quando il gioco si fa duro...


... i duri cominciano a giocare!!!

Daniele

i preparativi continuano...

Qualcuno dei nostri è già sulla buona strada.
Valerio Nobodyheroes sta già viaggiando verso l'Africa, la sua moto è a buon punto... tocca darsi da fare per stargli dietro.
Questo scatto rende bene l'idea....


Gianni

lunedì 24 ottobre 2011

contro il freddo? Antigelo

Si è appena concluso l'ultimo raduno dell'anno, l'Antigelo.
Un bellissimo fine settimana passato con gli amici della Bonnie Coratella e della North Circular sui monti vicino ad Avezzano, provincia dell'Aquila.
I miei pochi scatti, insieme a qualcuno rubato agli amici, per raccontare con le immagini le sensazioni di un altro bel ricordo in sella. 
 Alla prossima, fratelli.




























Grazie ragazzi.
Gianni

ciao ragazzo

Ieri ero ancora frastornato dai km e dai pensieri chiusi nel casco, da quando un benzinaio poco delicato mi ha detto a bruciapelle "è morto Simoncelli".
Oggi, dopo che tutti hanno detto la loro, motociclisti e non, gli immancabili bacchettoni e gli eterni romantici, ho deciso di ricordarlo e voglio farlo ripensandolo steso sul serbatoio mentre stringe forte i semimanubri.
Perchè lui non era un tipo fine quando abbassava la visiera, era uno di quelli che prendeva la moto per le corna, che non si lasciava guidare da lei ma pretendeva di dominarla con la forza della sua stazza. Era, senza dubbio, il pilota moderno che più mi impressionava: irruento, sfrontato e rabbioso come nessuno.
La moto nelle sue braccia sembrava un giocattolo sbatacchiato a destra e sinistra, una frusta nelle mani del domatore del circo. I cambi di direzione violenti. Il suo corpo proteso verso l'asfalto, fuori dalla moto molto più dei suoi avversari, a causa della sua statura fuori standard.
Mi piace ricordarlo così, lontano dallo stereotipo del ragazzo semplice e simpatico, fuori dall'immagine conosciuta di un ragazzone con tanti capelli ricci. A me piace ricordarlo col casco in testa, concentrato sulla sua moto, mentre insegue l'avversario con la rabbia di chi vuole morderti, fregandosene se la prossima curva è dalla parte sbagliata e l'avversario si trova sulla traiettoia giusta.
Un ragazzo che non fa calcoli ne strategie, che apre il gas e lo tiene aperto fino alla fine, aggrappandosi alla moto per tenerla su, disperatamente e meravigliosamente.
Un pilota d'altri tempi, ci mancherà.
 

Gianni

martedì 18 ottobre 2011

Viaggia il più possibile...


Cinquantasettemila chilometri percorsi in otto mesi di viaggio.
Io e la mia moto, da soli, abbiamo completato il giro del mondo. Un sogno diventato realtà.
Mentre sfreccio verso la casa dei miei genitori, pazzo di gioia, mi ripassano davanti agli occhi tutti i momenti magici che ho vissuto durante questi mesi: mi ritornano in mente i momenti difficili e quelli di gioia, la fatica, il caldo soffocante dei deserti, il gelo delle montagne, il sorriso dei popoli lontani, i pericoli che ho affrontato, gli incontri più strani, i volti pi curiosi, i paesaggi mozzafiato che mi hanno accompagnato per lungo tempo.
Percorro l'ultimo tratto che mi separa da Valenza Po con le lacrime che mi scorrono sul viso e le gambe che mi tremano, in attesa di rivedere mio padre, mia madre, mia sorella e il mio cane.
Intravedo la mia gente, il mio bar, l'edicola dove compro da anni il giornale; capisco quanto mi siano mancati i piccoli gesti quotidiani, gli incontri con i miei amici, le discussioni di tutti i giorni.
Trascorrerò qualche tempo a casa, poi verrà ancora l'occasione di ripartire. La mia vita è sulla strada e a chi mi chiederà il senso e il bilancio di questa avventura, risponderò con l'unico consiglio che mi sento di dare: viaggia, viaggia il più possibile, non importa con quale mezzo, ma muoviti dal luogo in cui vivi, guarda cosa si nasconde oltre la curva in fondo alla strada...


Tratto da "Il giro del mondo in moto" di Marco Deambrogio

venerdì 14 ottobre 2011

chi lascia l'asfalto vecchio...

Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova dice l'adagio.
Noi più semplicemente lasceremo l'asfalto, le curve ed i semi manubri per intraprendere una strada nuova, fatta di terra, sabbia e sassi.
Per farlo naturalmente dobbiamo rivedere molto delle nostre moto, ci stiamo pensando da tempo e pian piano il quadro si va delineando.
La bonnie è una moto che si presta a diventare qualsiasi cosa, sa svolgere il proprio compitino in qualsiasi configurazione. Non lo farà da specialista ma sa dare sempre soddisfazioni.
Sono sicuro che anche nel deserto tunisino saprà farci divertire come lo fa oggi.
In questo spazio mi piacerebbe seguire l'evolversi della trasformazione, mostrare i piccoli passi che ogni giorno mi porteranno sul traghetto per Tunisi. Vedere la mia moto, modificata negli anni per assomigliarmi, cambiare faccia e diventare qualcosa di completamente diverso.
Spero di riuscirsi...

Oggi si presenta ancora così, ma prestissimo inizierò a metterci le mani



Intanto qualcosa già bolle in pentola, anzi nel garage...


Coming soon...


Gianni

domenica 2 ottobre 2011

Enhorabuena Carlos



Diventare campione a 39 anni dopo aver passato una vita a correre deve avere un sapore molto particolare. Complimenti a Checa che oggi realizza un sogno inseguito dai tempi della scuola.
Complimenti al ragazzo che ama la natura e i viaggi, che porta sul casco il globo terreste e non la bandiera di uno stato, che sa ridere e scherzare, che non smette di divertirsi... e che oggi ha messo tutti in riga.


Gianni